Roberta Zanlucchi
Scrittrice.
Sono Roberta Zanlucchi e sono nata a Trento nel 1965.
Da sempre mi sono avvicinata all’arte nelle sue molteplici forme,
grazie ai miei
studi
artistici.
Per anni ho pensato che la pittura fosse la mia strada, per poi invece entrare nel mondo
bellissimo
della fotografia e divenendo fotografo professionale.
La scrittura invece è stato un percorso diverso, in cui mi sono buttata da un giorno all’altro,
quasi senza paracadute.
Ho studiato la struttura del libro, il modo in cui un pensiero che si ha in testa possa divenire
leggibile al lettore.
“Poi mi sono detta : Vai ! “
Poi mi sono detta “vai”, non avere paura. E ho amato subito questo collegamento tra i miei
pensieri e le dita, quando scivolano semplici sulla tastiera.
Ne avevo sentore, da sempre, che forse lo scrivere sarebbe stata l’ultima cosa che avrei
fatto, forse la più preziosa, la più intima.
Da ragazzina facevo un gioco, una di quelle domande stupide che si fanno; se dovessi
rimanere su di un’isola deserta cosa porteresti con te?
La mia risposta è sempre stata un quaderno e una penna, e non so nemmeno perché anche oggi
la risposta sarebbe la stessa.
Scrivere è qualcosa di unico. In questo mondo così frettoloso, è un ritmo lento, che porta a
riflettere sull’umanità. Il regalo forse è questo, la lentezza.
Trovare l’ispirazione non è sempre facile.
Spesso viene nel momento in cui togli il freno e permetti che accada che qualcosa più grande
di te prenda il sopravvento.
Arrendersi all’idea che tutte le nostre regole, l’educazione, le nostre paure dovrebbero
sparire, davanti ad un flusso che nulla ha a che fare con noi, perché forse viene da più
lontano.